Nei prossimi anni l’industria dei droni evolverà rapidamente, e moltissime aziende come NASA, Verizon e Amazon stanno lavorando ad una sistema per il controllo dei droni, per prevenire incidenti come scontri tra droni o con aerei più grandi.
Questo progetto coinvolge le più grandi aziende nel campo della tecnologia e l’Inghilterra ha espresso interesse in questo progetto chiedendo aiuto alla NASA, come scritto dal New York Times.
I legislatori inglesi vogliono poter avere il controllo dei droni commerciali ma anche quelli dei semplici hobbisti. Il Sotto Segretario di Stato per il trasporto Lord Ahmad Tariq ha confermato che si sta valutando l’idea di utilizzare un Sistema di Controllo del Traffico di droni in collaborazione con l’agenza spaziale inglese. Questo progetto fa parte di una iniziativa pià grande per la regolamentazione dell’uso dei droni, che esploderà nei prossimi anni secondo stime analizzate in questo articolo.
L’Inghilterra è interessata nello sviluppare questo sistema di tracciamento che permetterà di controllare tutti i droni civili sotto i 500 piedi (circa 150 metri). Questo sistema richiederà ai possessori di droni di registrare i loro voli e rispettare delle regole, in modo analogo al traffico automobilistico. Una volta in volo il drone sarebbe monitorato attraverso le celle dell’infrastruttura telefonica lungo il percorso stabilito. Questa rivelazione sul New York Times ha suscitato grande proccupazione tra gli hobbisti che dovranno modificare le loro abitudini, anche se la NASA assicura che possono stare tranquilli perchè il piano non sarà funzionante prima del 2019.
Anche se questo sistema non sarà in funzione entro il 2019 i legislatori hanno pubblicato una relazione che propone una vasta gamma di norme per la sicurezza che ha la funzione di supervisionare il numero crescente di UAV usati per scopi personali e professionali. La proposta prevede un sistema di licenze o di registrazione prima di ottenere il permesso di volare. Questo database sarà disponibile on-line e forse anche legato ad una applicazione per smartphone che permetterà ai cittadini di identificare il proprietario di un drone che sta volando sopra la testa. Altre proposte includono l’uso intensivo di geo-fencing (perimetri virtuali) per tenere i droni lontani da certi luoghi come aeroporti e carceri, dove la presenza di droni non è consentita.
L’Inghilterra non è l’unico paese interessato alla diffusione dei droni nel prossimo decennio. La NASA ricordiamo sta lavorando con il governo Americano e aziende come Verizon, Google e Amazon per la creazione di un sistema simile per il territorio Americano. Entrambi i governi e aziende stanno sperimentando l’uso delle celle telefoniche per il controllo dei droni oltre che alla difesa delle aeree no-fly zone per prevenire scontri con aerei in fase di decollo/atterraggio e mantenere la sicurezza per i cittadini, aspettando il 2019 per il sistema di controllo del traffico della NASA.