Uno dei gruppi più famosi nel mondo del rock moderno sono i Muse, formatosi nel 1992 sono caratterizzati da uno stile musicale molto eclettico che raccoglie influenze di più generi come elettronica, rock progressivo, spesso segnati da una vena sinfonica e orchestrale. La band è famosissima per le esibizioni dal vivo molto energiche e stravaganti che fanno uso di molta tecnologia.
I Muse hanno presentato il “Drones world tour“, tour che comincerà dal Palais de Bercy di Parigi il prossimo 29 febbraio, per poi fare tappa al Forum di Assago in provincia di Milano, il 14 e 15 maggio 2016. Il nuovo album dei Muse è stato chiamato Drones, e proprio di droni si parla nell’intervista con Oli Metcalfe (Production Manager) e il tour director Glen Rowe:
Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con un’azienda che ha scritto del software per controllare uno stormo di droni, quindi li stiamo programmando in modi diversi. Non sono controllati da un umano, non sono controllati da una persona con un controller. Sono controllati da un sistema computerizzato e un sistema di posizionamento.
Ci è sempre piaciuto usare la tecnologia nei nostri show, gli ultimi schermi per video, laser, qualsiasi cosa esista la fuori, e i droni sono ovviamente oggetti interessanti da portare nei nostri live show, quindi cercheremo di farlo.Ci saranno molte difficoltà burocratiche per la salute e la sicurezza nel far volare oggetti sopra le persone, ma l’idea generale sarà quella di aprire il nostro tour usando oggetti volanti”.
Non è la prima volta che dei droni verranno usati nei concerti per effettuare riprese, ieri abbiamo parlato del video di una GoPro che cade dal drone durante un raduno rock, sono diventate virali anche le immagini del concerto di Enrique Iglesias che durante un concerto afferra un drone e si taglia due falangi, continuando a cantare sanguinando.
Conoscendo l’originalità dei Muse possiamo prevedere che i droni non saranno usati semplicemente per delle riprese, ma saranno usati per creare spettacolari coreografie.