Se sei al parco e qualcuno ha un attacco di cuore, che cosa
fai?
Chiamare il 118 sarebbe di norma l’opzione più ragionevole, ma non c’è nessuna garanzia che i soccorsi arrivino in tempo, soprattutto nel caso di città densamente popolate dove a volte è arduo percorrere anche pochi chilometri.
Un nuovo brevetto di Google suggerisce che potrebbe esserci un’ulteriore opzione e aiuto, già nota da tempo ma per cui per la prima volta si è ottenuta un’autorizzazione ufficiale.
Il nuovo brevetto assegnato a Google il 5 aprile 2016 delinea un dispositivo/app per un servizio di soccorso , nello specifico un drone trasportante attrezzature mediche essenziali , come defibrillatore , pallone ambu e cassetta di pronto soccorso, oppure attrezzature mediche specifiche al caso; tutto nell’attesa dei soccorsi convenzionali. Lo scorso anno, Google aveva già brevettato l’idea ma solo a partire da poco si sono ottenuti negli USA i permessi ufficiali e si sta allestendo il sistema per usufruire del servizio.
Il dispositivo attualmente in procinto di essere utilizzato in piani di prova , consiste in una specie di incrocio tra una radio ed una cabina telefonica.
Gli utenti dovrebbero premere un pulsante inerente alla loro specifica emergenza medica,con eventuale call al centro assistenza, per ottenere l’invio degli aiuti ed una prima consultazione medica.
Tutto è ovviamente ai primi stadi , con modalità ancora sicuramente lontane dall’efficenza ottima e dall’affidabilità richiesta per un servizio simile , che eppure sta entrando concretamente ( e coraggiosamente ) nella sua prima fase sperimentale.
Tale iniziativa conferma la volontà del colosso californiano del settore informatico di approcciare anche ad altri mercati , sempre all’insegna però del futurismo e della massima innovazione , puntando su scelte anche azzardate e molto ambiziose ( del resto possono permetterselo).
Se Google riuscirà a far funzionare la cosa negli States , assisteremo alla nascita di un nuovo mercato paramedico mondiale all’insegna dei droni?
Una patente?
Magari un brevetto?
😉
certamente, pura licenza espressiva.
tecnicamente forse sarebbe più preciso definirlo brevetto , ma non è sempre semplice reperire informazioni chiare sui fatti.