Ci sono migliaia di manifestazioni sui droni durante tutto l’anno, ma solamente una è il vero e proprio ritrovo internazionale sui droni (e sulla tecnologia in generale..): il CES, Consumer Electronic Show. Quest’anno i droni hanno fatto da padrone per l’intera durata dell’evento, mostrando al grande pubblico ciò che ci riserva il futuro di questo mercato in forte espansione.
Il più grande annuncio della categoria è di di Intel. Oltre all’annuncio del nuovissimo Yuneec Typhoon H (in collaborazione con Yuneec), Intel ha inoltre svelato nuove informazioni sul modulo dotato di tecnologia automatizzata “RealSense” per evitare le collisioni.
Il leader del mercato dei droni DJI ha invece annunciato una nuova versione nera del proprio drone Inspire 1 Pro e il nuovo Phantom 3 4K, che è identico al Phantom 3 Professional, ma con un raggio di trasmissione video più corto e con una risoluzione più bassa. Parrot ha annunciato Disco, un drone ad ala fissa per gli amanti del genere. Un altro grande nome, 3D Robotics, ha annunciato un aggiornamento al proprio drone Solo; che permetterà di eseguire un paio di nuovi scatti e movimenti tramite la modalità Smart Shots.
Questi sono stati i principali annunci legati ai droni a venire fuori dal CES 2016, ma questo è solo l’inizio dell’anno. In base a ciò che ho visto, alla fiera erano presenti alcune innovazioni che sicuramente entro l’anno verranno viste come “standard”.
Occhi ed ostacoli
Uno dei punti caldi del CES 2016 è che (finalmente) un ottimo evitamento auotimatico degli ostacoli è disponibile per i consumatori di massa. Quest’anno vedremo più droni che useranno il GPS per tracciare i vostri movimenti – a piedi, in bicicletta, hoverboard o qualsiasi altra cosa; e produttori come 3DR, Yuneec e AirDog hanno sviluppato dei sistemi per garantire la migliore esperienza possibile. Senza la capacità di evitare cose come alberi, automobili, persone ed edifici si è costretti ad usare la funzione “Follow Me” solo in spazi aperti o in luoghi senza rischio di incidenti.
Il modulo Intel RealSense è un add-on per il Typhoon H, ma il nuovo esacottero possiede anche altri sensori sonar per evitare lo scontro con grossi oggetti come edifici e automobili. Altri droni, come il piccolo ONAGOfly, utilizzano invece dei sensori infrarossi passivi per attivare i freni prima che ci si imbatta in qualcuno o qualcosa.
Droni più sicuri e piloti più sicuri
Le tecnologie di evitamento degli ostacoli sono sicuramente utili per prevenire un incidente, ma quest’anno vedremo più sistemi progettati per mantenere voi, il vostro drone e altre persone al sicuro. Il Xiro Xplorer 2.0, per esempio, ha dei sistemi GPS ridondanti, in modo che se si perdesse un GPS entrerebbe in funzione un altro sensore, in modo da poter tenere sotto controllo il drone. Il nuovo Parrot Disco utilizza la tecnica del geofencing per evitare che il drone voli via dal pilota e che torni automaticamente “a casa” una volta raggiunto il limite geografico. Il Typhoon H ha un meccanismo di sicurezza che, qualora uno dei suoi sei motori si fermassero in volo, sarà in grado di utilizzare gli altri per farlo atterrare in modo sicuro (ridondanza).
Molti altri modelli sono dotati di sensori utili per voli indoor quando il GPS non può essere utilizzato. Parlando di GPS, i droni di fascia bassa come l’Hubsan X4 FPV ($200) sono ora provvisti di di return-to-home, che può essere attivato manualmente o automaticamente quando la batteria sta per esaurirsi o quando la connessione con il trasmettitore viene persa. I nuovi design dei droni puntano inoltre alla durevolezza e resistenza del drone. Le eliche vengono inserite all’interno del corpo e l’esterno viene completamente imbottito assieme alla fotocamera.
Ma non si può sempre fare affidamento alla tecnologia per volare in sicurezza. Essere un buon pilota significa volare in modo responsabile e fare un sacco di pratica. A questo proposito ci sono persone come Jonathan Daniels, Presidente di Aerodrome, il primo aereoporto per droni al mondo, situato a Boulder City in Nevada. Aerodrome è stato progettato per fornire un punto di riferimento per piloti di UAV dove decollo, volo e atterraggio sono sempre sicuri e legali; offrendo allo stesso tempo corsi di pilotaggio e di licenza. Anche se al momento è l’unico nel suo genere, la speranza è nei prossimi anni vengano create nuove strutture dedicate ai droni anche in Italia.
Gare, gare e ancora gare
Le gare FPV tra droni stanno spopolando e ci fanno capire che un drone non significa solamente riprese aeree. Eppure, non c’era una presenza massiccia al CES 2016, o almeno non nel Marketplace Unmanned Systems. Forse perché la maggior parte delle persone che amano questo hobby preferiscono costruirsi il proprio drone fpv, ma credo che in futuro si creeranno nuovi produttori e venditori di pezzi come strumenti, eliche, trasmettitori e occhiali/monitor in prima persona (FPV). Indipendentemente da ciò, Walkera non ha smesso di aggiornare la propria gamma racing RTF, presentando il nuovo Walkera Furious 320.
Nel 2016 si punta ad aerodinamicità e leggerezza
Nell’edizione CES dello scorso anno, molti dei quadricotteri presenti nel Marketplace Unmanned sistemi erano praticamente dei cloni del DJI Phantom, che non hanno portato novità all’interno del settore ed inoltre non funzionavano bene. Ci sono stati molti droni “copia” anche quest’anno, ma allo stesso tempo erano presenti moltissimi droni con design unici. L’Eken FlyHawk, per esempio, è un esacottero di forma triangolare con una batteria posizionata verticalmente, rendendo più robusto e compatto l’intero drone. Il Mola X 1.0, in vendita da aprile 2016, si presenta come una capsula gigante con quattro eliche. Si tratta in realtà di due pezzi separati che assieme formano un quadricottero a X con una fotocamera full HD, GPS per un volo stabile outdoor e sensori per un volo preciso indoor, il tutto controllato con uno smartphone.
La leggerezza sarà inoltre un fattore chiave per i prossimi anni: meno peso significa voli più duraturi. Alcuni produttori hanno iniziato a pubblicizzare il fatto che i propri droni pesano meno di 250 grammi di peso (il che non richiede la registrazione del drone alla FAA, la cugina americana dell’ENAC). Il già citato ONAGOfly e molti altri droni pesano meno di 250g, e non sono tenuti a registrarsi presso la FAA. Allo stesso tempo comunque, un gran numero di produttori non è (ancora) interessato alla creazione di droni sotto questo peso.
Batterie: c’è ancora molto da fare…
La tecnologia delle batterie dovrebbe garantire ai droni consumer tempi di volo migliori. La maggior parte dei droni sotto i 250g è ancorato tra i 5-10 minuti di volo, mentre i modelli più grandi ottengono in media 20-30 minuti. L’unica eccezione al CES è stato l’ultraleggero Parrot Disco, che, con la propria ala fissa, garantisce 45 minuti di volo nelle condizioni ottimali.
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Fonte: CNET