La biomimetica (Biomimetics, o Biomimicry, in inglese) è lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure), e come Guida (Mentor) della progettazione degli oggetti e dei manufatti tecnici. [Wikipedia]
È questo il futuro dei droni: la biomimetica. All’università di Stanford gli studenti del LentinkLab sono impegnati da diversi anni nello studio della struttura e del volo di insetti ed uccelli, per portare i processi biologici degli animali nei droni.
Il professore di ingegneria meccanica David Lentink ed i suoi allievi catturano al rallentatore i video delle ali degli uccelli ed insetti, con un occhio verso la costruzione di droni che prendono spunti dal design di Madre Natura.
“Il modo migliore per evitare che un piccolo drone vi spii nel vostro ufficio è quello di accendere l’aria condizionata”, ha detto David Lentink. Quel piccolo getto d’aria, ha aggiunto, crea una turbolenza abbastanza forte per far schiantare uno UAV a terra.
Un piccione, d’altra parte, può piombare sulle strade di una città trafficata, volare tra pedoni e mantenere il suo percorso in tutti i tipi di condizioni di vento, e abilmente atterrare sul più piccolo dei posatoi.
“Non sarebbe straordinario se un drone potesse farlo?”
Se i droni vorranno avere una presenza maggiore in ambienti urbani, avranno bisogno di ispirarsi alla natura.
Al fine di costruire un APR in grado di volare agilmente come un uccello, Lentink ha iniziato a cercare nella natura. Grazie all’utilizzo di una telecamera Phantom, in grado di registrare 3.300 fotogrammi al secondo a piena risoluzione, fino ad arrivare a 650.000 fps a risoluzione minima, Lentink può visualizzare le meraviglie biomeccaniche del volo degli uccelli su una finissima scala.
I Colibrì, spesso avvistati tra gli alberi e fiori nel campus di Stanford, battono le ali circa 50 volte al secondo, così velocemente che diventa impercettibile agli occhi umani.
“La nostra macchina fotografica ha una frequenza di refresh 100 volte superiore a quella degli umani”, ha detto Lentink. “Siamo in grado di registrare un unico colpo d’ala in 40 fotogrammi, e vedere le cose da una prospettiva completamente differente.”
Qui sotto potrete trovare la puntata di Superquark andata in onda il 23 Luglio 2015 che parla appunto del LentikLab e dei droni biomimetici (inizia al minuto 32:21).