Brevetti DJI Rivelano Caratteristiche Phantom 4 Rivoluzionarie

Aggiornamento Marzo 2016: Abbiamo pubblicato la nostra Recensione sul DJI Phantom 4 in cui troverete tutte le caratteristiche ufficiali.

Inoltre Il Phantom 4 è finalmente disponibile all’acquisto sul DJI Store a 1599€

Nuovi marchi e brevetti depositati suggeriscono che DJI ha grandi piani in mente per il prossimo Phantom 4.

Sappiamo già che l’evitamento degli ostacoli potrebbe essere una delle caratteristiche chiave del prossimo DJI Phantom 4, e con una azienda come Yuneec che rilascierà il nuovo Typhoon H questa estate, è facile capire il perché. Recentemente DJI ha depositato nuovi marchi e brevetti che portano a farmi pensare che l’azienda ha in mente qualcosa di molto più interessante rispetto al “semplice” evitamento degli ostacoli.

Oggi, una delle più grandi sfide riguardanti le fotografie e le riprese video aeree è quella di mantenere i soggetti in movimento nell’obbietivo. La ragione principale di ciò è l’estrema difficoltà nel gestire contemporaneamente il beccheggio, il rollio, l’imbardata, la velocità e l’inclinazione della macchina fotografica; stando allo stesso tempo attenti a non scontrarsi contro qualche albero o muro. In altri termini, le riprese con i droni sono estremamente difficili quando il soggetto ripreso è in movimento, ma tutto ciò potrebbe presto cambiare grazie a DJI.

Il 4 febbraio, è stato pubblicato un brevetto da parte di DJI con il nome “Systems and methods for target tracking”. Prima che me lo chiediate, questo non è sinonimo di un drone equipaggiato di missili a ricerca di calore ed utilizzato come arma di distruzione di massa! È invece un metodo dettagliato per il tracciamento di soggetti in movimento sulla base dei dati di imaging; e questo potrebbe eliminare la necessità per voi (o per il vostro co-pilota) di mantenere manualmente i soggetti all’interno dell’obbiettivo.

Come funziona?

Sulla base delle informazioni contenute nel brevetto, l’esperienza finale dell’utente sembra essere piuttosto facile. Tutto quello che dovrete fare è guardare il telefono o tablet, selezionare “tappando” il soggetto che desiderate monitorare e il software gestirà tutto il resto! Potrete scegliere di volare manualmente mentre la fotocamera si occuperà di rilevale e riprendere automaticamente il soggetto, oppure potrete lasciare che il vostro drone DJI Phantom 4 voli e tenga traccia del soggetto in completa autonomia. Se questo non è abbastanza rivoluzionario, spulciando in fondo il brevetto pubblicato, ho scovato anche qualche funzionalità aggiuntiva. Ad esempio, in una sezione si parla di come la distanza tra il drone ed il soggetto che si sta monitorando determinerebbe la corretta messa a fuoco e zoom dell’obiettivo.

DJI Phantom 4

Che sia questo il nuovo Phantom 4?

Sebbene l’idea del tracciamento automatico di soggetti sembri avanzata, la meccanica dietro di esso è altrettanto complicata quanto quella dell’evitamento degli ostacoli. Per ora non voglio entrare nei dettagli sugli algoritmi di pattern e di riconoscimento dei colori… Basta essere consapevoli che questa è davvero una tecnologia avanzata che porterà enormi benefici nel mondo dei droni.

Onestamente, non sono sicuro che il Phantom 4 andrà a possedere questa funzionalità sin dal day-one (giorno di uscita), e soprattutto se disporrà dei sensori adatti e di una potenza di elaborazione sufficiente; lo immagino piuttosto come aggiornamento software successivo.

Ma non è finita qui…

Il brevetto DJI in questione è solamente l’inizio della storia. L’8 febbraio, DJI ha registrato i marchi TapFlightTapFly. Entrambi i marchi possiedono la stessa descrizione, quindi suppongo che siano un unico prodotto. Sul sito JUSTIA Trademarks, se guardate nella sezione “Goods and Services” sotto “Statements” vedrete un lunga descrizione di ciò per cui i nomi TapFlight e TapFly potrebbero essere utilizzati.

Cos’è TapFlight

La descrizione è davvero infinita, quindi cercherò di sintetizzare: già nelle prime righe si parla di “automatic flight control and pilot systems comprising computer hardware and software for controlling the flight of aerial drones” (sistemi automatici di controllo del volo e di pilotaggio di droni). Quello che ho trovato davvero interessante è la quantità di volte in cui si parla di “applicazioni software per telefoni cellulari e dispositivi mobile”. Potrei sbagliarmi, ma tutto ciò suona come una nuova app DJI per controllare i nuovi Phantom 4, Inspire 2, o qualsiasi altro drone futuro della DJI. Tra i paragrafi, è presente una sezione che parla di “software per la navigazione, guida, monitoraggio, e targeting di droni”, che ho trovato molto interessante.

Cosa significa tutto ciò?

Immaginate un’app per il Phantom 4, o per l’Inspire 2 o qualsiasi altro drone futuro in cui il volo in se non è più un qualcosa di “manuale”. Si spenderebbe meno tempo a volare e più tempo ad immaginare come effettuare le riprese. Con un semplice tocco si potrebbero monitorare soggetti, regolare parametri di ripresa, impostare sequenze predeterminate di volo, messe a fuoco e zoom. In alcuni casi, si potrebbe utilizzare il proprio smartphone o tablet come rappresentazione fisica del drone, che consentirebbe di controllare facilmente la posizione orbitale attorno al soggetto che si desidera monitorare. Queste non sono solamente caratteristiche “semplici ed attuali” come il Follow Me. Si tratta invece di strumenti cinematografici reali che rivoluzionerebbero il settore, soprattutto in connessione con l’evitamento degli ostacoli.
Non è ancora chiaro se DJI deciderà di integrare o meno tutto ciò nel prossimo Phantom 4 nel 2016; ma sicuramente come azienda ha dimostrato per l’ennesima volta di essere al top dell’avanguardia e di voler continuare ad investire nella ricerca e sviluppo per i propri droni.

Ne approfittiamo inoltre per invitarvi ad iscrivervi al gruppo Facebook “DJI Phantom 3 & 4 ITALIA”, che con quasi 5 mila membri è il più grande gruppo italiano dedicato al drone della DJI!

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